Il vigente Piano Regolatore Portuale (PRP) non prevede lo stoccaggio e la movimentazione di prodotti chimici nelle aree individuate dalle ipotesi localizzative. Per poter procedere alla realizzazione dei depositi in tali aree sono, pertanto, necessarie modifiche al PRP.

Il PRP può essere modificato mediante due procedure:

Adeguamento Tecnico Funzionale

Nel caso di modifiche non sostanziali del PRP.
L’ATF richiede un tempo medio di 4/6 mesi e prevede:

• l’acquisizione di non contrasto da parte del Comune: non sono previsti termini temporali
• l’adozione in Comitato di Gestione di AdSP: non sono previsti termini temporali
• l’acquisizione del parere vincolante del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP): se il parere non perviene entro 45 gg dall’invio vale il silenzio-assenso

Variante

Nel caso di modifiche sostanziali del PRP.
La Variante ha un tempo medio di 1,5/2 anni e prevede:

• la pre-adozione in Comitato di Gestione dello schema di variante recante il rapporto preliminare ambientale predisposto da AdSP con il supporto del proponente: non sono previsti termini temporali
• la Valutazione Ambientale Strategica – VAS prima fase: entro 90 gg dalla predisposizione della documentazione indicata al punto precedente
• l’acquisizione dell’intesa dal Comune: entro 45 gg dalla predisposizione della documentazione indicata al punto precedente
• l’adozione in Comitato di Gestione di AdSP della Variante e del relativo Rapporto ambientale: non sono previsti termini temporali
• l’acquisizione del parere vincolante del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP): entro 90 gg dall’invio della documentazione indicata al punto precedente
• (congiuntamente al punto precedente) pubblicazione VAS seconda fase: entro 60 gg dall’adozione in Comitato di Gestione di AdSP
• VAS terza fase (pronunciamento conclusivo): entro 90 gg
• l’approvazione della Variante da parte della Regione: entro 45 gg dalla conclusione della procedura di VAS